LE SFIDE DELLA TRANSIZIONE RICHIEDONO ALLE UTILITIES NUOVE PROFESSIONALITÀ E CAPACITÀ DI ADATTAMENTO
Le sfide della transizione e le nuove opportunità lavorative che da essa derivano richiedono anche al mondo delle utilities di sviluppare nuove competenze, nuove professionalità e nuovi percorsi di formazione.
Utilitalia, la federazione che riunisce le aziende che operano nei servizi pubblici dell'acqua, dell'energia elettrica e del gas, ha organizzato a Torino un convegno per fare il punto della situazione e offrire nuove prospettive ad aziende ed enti di formazione.
Manager e responsabili delle risorse umane delle principali aziende associate hanno delineato un quadro della situazione attuale, evidenziando come sia sempre più importante rendere attrattive le società del servizio pubblico facendo leva sull’aspetto valoriale che lega il personale alle diverse realtà.
“Negli ultimi anni le Utilities hanno affrontato problemi derivanti da crisi climatiche, energetiche e pandemiche che le hanno portate a rivedere molti aspetti organizzativi. Le innovazioni tecnologiche hanno necessariamente richiesto un miglioramento della gestione del personale, della qualità della forza lavoro e dei metodi formativi” ha sottolineato Paolo Romano, Presidente SMAT, che ha aggiunto: “La capacità del personale di far fronte alle trasformazioni è determinante per migliorare l'efficienza e l'efficacia dei nostri servizi, lo sviluppo organizzativo risponde ai continui miglioramenti richiesti dall’Autorità di regolazione che impone indicatori sempre più performanti sia per la qualità tecnica che per quella contrattuale”.
Il presidente di Utilitalia Filippo Brandolini ha evidenziato il ruolo fondamentale delle utilities, protagoniste nella transizione nel mondo del lavoro che cambia: nascono nuove competenze, sono richiesti investimenti importanti e disponibilità continua all’aggiornamento. “Le nostre associate occupano oltre 100mila persone. Bisogna operare sul mercato del lavoro per facilitare l'ingresso di nuove figure e il loro mantenimento dentro le aziende, ma senza dimenticare la riconversione e che occorrono anche alcune professionalità tradizionali, in questo momento difficili da reperire", ha detto il Presidente di Utilitalia.
Nella gestione del cambiamento hanno un ruolo fondamentale gli istituti di formazione e le università.
"Il ruolo degli atenei - ha commentato Mariachiara Zanetti, Vicerettore del Politecnico di Torino – il tema dirimente è la resilienza che va affrontato nei territori in modo integrato e l’ambizione dei nostri istituti è quella di favorire questa integrazione comprendendo le esigenze delle aziende, interpretando le nuove sfide che si profilano per fornire ai nostri studenti una formazione che consenta di pianificare soluzioni tecnologiche utili a sostenere gli sviluppi futuri”.
Tutti gli intervenuti hanno sottolineato il valore delle persone e la responsabilità sociale delle aziende nel garantire occupazione, sviluppo di nuove competenze ma, anche, per mantenere e valorizzare le esperienze acquisite, ragionando in un’ottica di sistema che coinvolga tutti nell’innovazione. La gestione di queste nuove complessità è la sfida alla quale sono chiamati i manager.
L'evento è stato organizzato in collaborazione con Politecnico di Torino, Università Bocconi di Milano e SMAT che lo ha ospitato presso la propria sede, nel Padiglione dell’Acqua.