PRESENTATI I CANTIERI DELL’ACQUEDOTTO DELLA VALLE ORCO


Sono partiti i lavori per la costruzione dell’Acquedotto della Valle Orco, opera che sarà realizzata con fondi PNRR e che consentirà di utilizzare per scopi idropotabili le acque degli invasi del Gran Paradiso distribuite  da 140 km di condotte.

Con la visita al cantiere di Locana nella frazione Praie, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Frattin, il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, Stefania Crotta, Direttore Ambiente, Energia e Territorio della Regione Piemonte, Loredana Devietti Goggia, Presidente ATO3 Torinese, Pasquale Mazza, Consigliere delegato della Città Metropolitana di Torino, Gabriella Nardelli, Assessore al Bilancio e Società Partecipate della Città di Torino, accompagnati dal Sindaco di Locana, Mauro Peruzzo Cornetto, da Filippo Brandolini, Presidente Utilitalia e dai vertici SMAT, alla presenza dei sindaci dei Comuni che saranno allacciati, hanno visitato l’area di quasi 3 ettari nella quale sorgerà l’impianto di potabilizzazione dell’acquedotto che, una volta ultimato, erogherà acqua di alta montagna direttamente a 43 Comuni. Il potabilizzatore sarà per il 70% interrato, il progetto è stato infatti studiato per non impattare più del dovuto con opere fuori terra e proprio per questo motivo la parte visibile sarà ricoperta da paramenti in pietra e i tetti saranno in lose.

 “L’infrastruttura rappresenterà un’efficace soluzione tecnica per contrastare su un’area vasta gli effetti dei cambiamenti climatici ed assicurare anche nei periodi di elevata siccità una adeguata fornitura di acqua di qualità elevata ai cittadini dei Comuni del Canavese e dell’Eporediese. L’affidamento dei lavori si è concluso con largo anticipo sulla programmazione approvata dal Ministero delle Infrastrutture ed ha permesso di avviare con celerità i lavori, che dovranno concludersi entro il mese di novembre 2025, a garanzia di un servizio sempre più efficiente” ha sottolineato il Presidente di SMAT Paolo Romano.

Il costo complessivo dell’opera ammonta a 254,5 milioni di euro ed è finanziato per un importo di € 93.000.000,00 da fondi del PNRR dell’Unione Europea, tramite il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e per un importo di € 36.352.800,00 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, nell’ambito del “Fondo per l’avvio delle opere indifferibili”.

Quest’opera – ha spiegato il Presidente di Utilitalia Filippo Brandolinirisponde al meglio alle nuove sfide poste dai cambiamenti climatici che, insieme agli standard ambientali sempre più stringenti stabiliti dalle norme europee, impongono al comparto idrico un cambio di passo: Utilitalia ha stimato che a livello nazionale gli investimenti complessivi dovranno salire dagli attuali 4 miliardi fino a 6 miliardi annui. Per affrontare questa sfida occorrono imprese industriali che siano capaci di sostenere finanziariamente e organizzativamente una mole così importante di investimenti”.

Il Viceministro Galeazzo Bignami ha sottolineato l’importanza dell’opera ma, anche la necessità di consegnare il primo presidio a chi vive i territori “proiettando le opere in un quadro di sistema che consideri anche l’impatto mitigatorio di azioni compensative”.

Gilberto Pichetto Frattin ha sottolineato lo sforzo comune fatto da tutti gli attori coinvolti, “si tratta -ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica - di una operazione importante, quella di SMAT rappresenta un modello per ciò che dobbiamo fare a livello nazionale: fare grandi investimenti per avere acquedotti più moderni”.

Il Ministro Frattin ha chiuso l’incontro dando appuntamento alla fine dei lavori “per i quali – ha aggiunto - aspettiamo l’inaugurazione e una nuova festa”.

data aggiornamento 10 Novembre 2023

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