Ricerca e innovazione
Nel corso degli anni, SMAT ha dedicato notevoli sforzi all’avvio e alla conduzione di un ambizioso programma di ricerca nel campo dei servizi idrici integrati, fino alla fondazione nel 2008 del proprio Centro Ricerche.
Attraverso il consolidamento di una rete di collaborazioni con prestigiosi atenei, centri di ricerca nazionali ed internazionali, associazioni di categoria e partner industriali riconosciuti a livello europeo, l’azienda ha integrato diverse competenze, ampliato aree e potenzialità di ricerca e contribuito all’innovazione tecnologica e allo sviluppo industriale nel settore idrico.
Un importante impulso alla Ricerca e Innovazione è avvenuto nel 2014, anno in cui è iniziato un nuovo percorso con l’ingresso di cinque giovani ricercatori con competenze diverse nell’ingegneria idraulica e ambientale, nella fisica e nelle biotecnologie.
L’attenzione dedicata alla Ricerca e all’Innovazione ha portato SMAT ad ottenere nel 2018 un importante riconoscimento: il premio TOP UTILITY RICERCA & INNOVAZIONE ritirato in occasione della presentazione dello studio “Le performance delle utility italiane. Analisi delle 100 maggiori aziende dell’energia, dell’acqua, del gas e dei rifiuti”, effettuato da RSE Ricerca e Althesys Strategic Consultants.
Per avere più notizie sull’acqua di volo SMAT
Ricerca e innovazione tecnologica hanno condotto l’azienda allo sviluppo di progetti anche in ambito spaziale.
In particolare il Centro Ricerche SMAT dal 2008 lavora alla produzione di acqua per la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e sviluppa progetti per produrre acqua adatta alle missioni cosiddette ‘a lungo raggio e di lunga durata’, tra le quali quelle su Marte.
Tra questi, il progetto BIOWYSE è finalizzato allo sviluppo di un sistema integrato per il controllo in tempo reale della biocontaminazione nei sistemi idraulici e sulle superfici umide a bordo dell’ISS e per future missioni di esplorazione spaziale.
Il progetto PERSEO (Personal Radiation Shielding for intErplanetary missiOns), ha lo scopo di studiare e sviluppare una tuta ad acqua di radioprotezione, indossabile per mitigare gli effetti delle radiazioni cosmiche sugli astronauti.
Del progetto, SMAT ha curato la fase di progettazione e realizzazione della tuta e delle sacche che sono contenute all’interno dell’indumento e che costituiscono, con i loro 40 litri d’acqua, la parte schermante.
Entrambi i progetti sono stati sviluppati in collaborazione con Thales Alenia Space.