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DECALOGO PER IL RISPARMIO IDRICO
Ogni cittadino può dare il proprio contributo per un corretto utilizzo della risorsa idrica attraverso dei semplici ma efficaci gesti e non dimenticando di impiegare le stesse accortezze che si usano in casa anche nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro.

  1. Assicurarsi che i rubinetti non abbiano perdite e chiudere bene quelli che gocciolano: un rubinetto che gocciola può produrre uno spreco annuo che va da 4.000 a 5.000 litri d’acqua.
  2. Verificare il corretto funzionamento dello sciacquone del bagno poiché è responsabile del 30% dei consumi domestici dell’acqua. E’ opportuno scegliere gli scarichi diretti a leva regolabili (consumano 3 volte meno rispetto a quelli a pulsante facendo risparmiare oltre 20.000 litri d’acqua all’anno).
  3. Non fare scorrere inutilmente l’acqua quando ci si lava ed evitare i getti d’acqua troppo forti.
  4. Munire di frangigetto i rubinetti del bagno: il getto risulta arricchito d’aria, consentendo di risparmiare il 40% dell’acqua erogata.
  5. Utilizzare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico, si potranno risparmiare 10.000 litri d’acqua all’anno ed evitare le ore di punta per l’utilizzo di elettrodomestici.
  6. Per l’igiene personale è consigliabile fare la doccia piuttosto che il bagno: i 150 litri della vasca diventano solo 30 per la doccia.
  7. Usare l’acqua con cui si lava verdura e frutta per innaffiare le piante, fornendo così anche un apporto di sali minerali. L’acqua di cottura della pasta è ottima per lavare i piatti.
  8. Lavare l’auto usando l’acqua contenuta in un secchio e non quella corrente: si possono risparmiare fino a 130 litri d’acqua.
  9. Sensibilizzare l’amministrazione condominiale al controllo del consumo dell’acqua e delle perdite occulte.
  10. In caso di siccità limitare, per quanto possibile, l’irrigazione dei giardini innaffiandoli preferibilmente al mattino e dopo il tramonto, in modo da evitare l’evaporazione d’acqua che avverrebbe nelle ore più calde della giornata. Evitare di riempire le piscine di uso famigliare.
     
    COME PROTEGGERE IL CONTATORE E LE TUBAZIONI DAL GELO
    In caso di rigidità climatica SMAT ricorda che l’utenza è tenuta a preservare il proprio impianto idrico dal possibile congelamento, provvedendo ad un’adeguata protezione termica di tubazioni e apparecchiature con materiale isolante o lasciando defluire una minima quantità di acqua, o svuotando l’impianto in caso di non utilizzo.
    Due o tre giornate con temperature al di sotto dello zero possono essere sufficienti perché l’acqua geli nelle tubature provocando la rottura dei contatori e i disagi conseguenti alla mancanza di acqua sino alla riparazione. Gli apparecchi più “a rischio” sono quelli collocati all’esterno dei fabbricati, o in abitazioni utilizzate raramente e i contatori antincendio degli impianti interni delle ditte.
    SMAT evidenzia che, in caso di danneggiamento o congelamento delle tubazioni private, la riparazione delle stesse e delle installazioni poste a valle del punto di presa SMAT è a cura e carico dell’utente.

Vademecum per proteggere i contatori dell’acqua più esposti al freddo.
Isolare i contatori dell’acqua a rischio
I vani o le nicchie posti all’esterno dei fabbricati a protezione dei contatori debbono essere opportunamente coibentati, sportello compreso. Basta usare materiali isolanti, come ad esempio polistirolo o poliuretano espanso, facilmente reperibili presso rivenditori del settore edile. Per isolare in modo efficace, lo spessore dei pannelli deve essere di almeno due centimetri. I contatori in locali non riscaldati debbono a loro volta essere rivestiti con materiale isolante. (Sempre polistirolo, poliuretano espanso o materiali simili). Non avvolgere le tubature dell’acqua con lana di vetro o stracci. Questi materiali assorbono acqua e possono addirittura peggiorare la situazione. Inoltre possono costituire un potenziale luogo di annidamento per insetti e sporcizia. Poi, ogni protezione deve comunque lasciare scoperto il quadrante delle cifre del contatore, per consentirne agli incaricati l’eventuale lettura.
Far gocciolare un rubinetto
In presenza di contatori collocati in vani o in nicchie esterne ai fabbricati, in locali non riscaldati o non abitati, se la temperatura esterna dovesse rimanere per più giorni sotto lo zero, è consigliabile lasciare che da un rubinetto di casa fuoriesca un filo d’acqua. Basta il gocciolamento, per evitare inutili sprechi. Se poi i contatori sono in fabbricati disabitati, è consigliabile chiudere il rubinetto a monte del misuratore e provvedere allo svuotamento dell’impianto.
 

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